Ami scatenare ogni giorno la tua passione in cucina, preparando sempre piatti diversi e gustosi? Se la risposta è sì, ma non c’è lo stesso entusiasmo nel momento in cui devi pulire e mettere tutto in ordine, sarà una festa scoprire che il forno può pensarci da solo!
Moltissimi forni moderni, tra cui i forni NEFF, sono dotati di un sistema di autopulizia che ti evita fatica, additivi chimici e inutile spreco di tempo.
Si tratta dell’autopulizia pirolitica, una tecnologia che puoi attivare in una semplice mossa, per lasciare che l’elettrodomestico risolva in autonomia problemi di colature di grasso, incrostazioni e cattivi odori. Diciamocelo: un sogno che diventa realtà!
Ma scopriamo meglio che cos’è la pirolisi e come funzionano nel dettaglio i forni pirolitici.
Cos’è la pirolisi?
Il significato della parola pirolisi è legato alla chimica, più precisamente alla termochimica. Con il termine pirolisi si indica infatti un processo di decomposizione termochimica, che avviene in presenza di calore e in assenza di ossigeno.
Senza addentrarci troppo in ambito scientifico, ci basta sapere che riscaldando un qualsiasi materiale in presenza di ossigeno – o di un qualche altro agente ossidante – otteniamo una combustione, la quale produce calore e composti gassosi ossidati. Se invece riscaldiamo un materiale in assenza di ossigeno, si attivano una serie di reazioni a catena e i legami chimici che compongono questo materiale si scindono, andando a formare delle molecole più semplici.
La pirolisi (o piroscissione) non è solo un processo legato all’autopulizia del forno, ma viene utilizzata anche per il trattamento termico dei rifiuti, per la produzione di biocarburanti e come metodo di riscaldamento domestico con alcune particolari tipologie di stufe.
A noi interessa però la pirolisi come autopulizia: andiamo ad approfondire!
Pulizia forno pirolitico: cosa sapere
Un forno dotato di autopulizia pirolitica permette di azionare un processo di pirolisi che va a decomporre i materiali organici, rimuovendo incrostazioni, macchie e sporcizia, e pulendo il vano, le guide e i vari componenti senza alcuno sforzo manuale.
Azionando l’apposito programma, il forno si pulisce quindi da solo, sfruttando le alte temperature e l’assenza di ossigeno, e trasformando in cenere ogni residuo.
Come funziona la pulizia pirolitica?
Quando il programma per l’autopulizia pirolitica viene azionato, il processo di pirolisi si attiva in automatico e all’interno del vano la temperatura può raggiungere anche i 500°C.
Una volta che il processo è terminato, l’elettrodomestico emette un segnale acustico, che ti avvisa e ti dà il via libera per aprire la porta del forno. Grazie a un efficace sistema di ventilazione, infatti, la temperatura interna va a ridursi in tempi brevi e puoi rimuovere con un semplice panno umido i pochi residui rimasti, tutti depositati sul fondo.
Alcuni modelli presentano anche una vaschetta in cui si vanno a depositare cenere e residui, la quale può essere estratta e ripulita al di fuori del vano.
Ricorda sempre di lasciare il vano vuoto prima di avviare l’autopulizia, a meno che teglie, griglie e altri accessori non siano di materiali appositi resistenti alle alte temperature e non possano quindi beneficiare anche loro della pirolisi.
Importante: quando il processo viene attivato, e durante tutta la fase di pulizia, lo sportello del forno rimane bloccato e la parte esterna è al sicuro dal calore, compresi i mobili, le pareti e oggetti di ogni tipo.
I vari livelli di pulizia
Di solito, i forni pirolitici presentano più livelli di pulizia (quasi sempre tre), ognuno dei quali ha efficacia e durata diversa, con cicli che variano da un’ora a tre ore circa.
Puoi scegliere tu il livello da attivare, in base al tempo che hai a disposizione e al grado di sporco che devi rimuovere. Oppure, a seconda del modello acquistato, puoi lasciare decidere il tuo forno, che valuterà in autonomia il livello necessario in quel preciso momento.
Autopulizia pirolitica: come attivarla sui forni NEFF
Con NEFF la pulizia del forno è semplice, veloce e completamente automatica: scoprila insieme a Sonia Peronaci!
Per attivare la pulizia pirolitica su un forno NEFF basta accedere al menù principale con un piccolo tocco sul display. Premendo sull’icona rappresentante una casetta, il menù si aprirà e darà una panoramica delle varie funzioni dell’elettrodomestico, da dove potrai selezionare l’icona dedicata all’autopulizia, scegliendo anche il livello desiderato tra i tre proposti (poco sporco, medio, molto sporco).
La durata dipende dal livello selezionato e non può essere modificata, ma si può visualizzare sul display nei forni che lo hanno. In ogni caso, anche il livello più alto, dedicato alla sporcizia più ostinata, non supera le 2 ore circa.
Una volta che il processo è stato avviato, la porta del vano si blocca e il forno raggiunge in poco tempo anche 500°C. Quando il programma è terminato, un segnale acustico ti avviserà e potrai spegnere l’apparecchio. Lo sportello però si aprirà solo quando il vano si sarà sufficientemente raffreddato, e a quel punto potrai rimuovere la cenere con un panno umido.
In caso di sporco davvero ostinato, c’è la possibilità che dopo la pulizia rimangano delle patine bianche sulle superfici smaltate. Questi residui non rappresentano alcun rischio né vanno a limitare le funzioni del forno. Possono essere facilmente rimosse con una spugna umida e del succo di limone.
Insieme al vano puoi pulire anche teglie, leccarde e altri accessori da forno, ma solo se sono di materiali resistenti alla pirolisi. In caso contrario, dovrai toglierli prima di attivare il processo e pulirli in autonomia, per poi reinserirli quando l’autopulizia sarà terminata.
Attenzione: ricorda sempre che prima di effettuare qualsiasi operazione manuale, è importante che l’apparecchio si raffreddi completamente.
Comportamenti da tenere durante il processo di autopulizia pirolitica
Quando l’autopulizia è in azione, si consiglia di tenere la cucina arieggiata durante tutto il processo.
È opportuno anche non rimanere per troppo tempo all’interno della stanza, ma approfittare di questo tempo per dedicarsi ad altro, in quanto alcuni vapori prodotti dall’incenerimento dei residui nel forno potrebbero irritare le mucose – nonostante non ci sia assolutamente niente di nocivo nel processo.
Infine, è importante tenere i bambini e gli animali domestici lontani dalla cucina. Questo perché, anche se grazie al blocco il forno non può essere aperto quando la pirolisi è in funzione, i suoi componenti esterni si riscaldano molto ed è bene evitare di entrarci in contatto diretto.
I vantaggi della funzione pirolisi
La pulizia del forno non è un’attività legata solo a una questione di igiene, ma permette anche all’elettrodomestico di tenere alte le sue prestazioni e durare nel tempo. Fa quindi parte di una manutenzione necessaria affinché il forno continui a funzionare regolarmente e il tuo cibo risulti sempre di qualità.
Ecco perché i vantaggi dell’autopulizia pirolitica sono così tanti:
- Nessuno sforzo fisico: dovrai solo togliere con un panno i residui di cenere sulla base del forno alla fine del processo.
- Niente detergenti o additivi chimici: il forno non ne ha bisogno, sono sufficienti il calore e l’assenza di ossigeno, e questo è un bene sia per la tua salute sia per l’ambiente.
- Tempo guadagnato: una volta attivata l’autopulizia, il forno pensa a tutto da solo e tu puoi dedicarti ad altro nel corso dell’intera durata del ciclo; non devi monitorare niente, né essere necessariamente presente nella stanza.
- Consumo energetico contenuto: gli ultimi modelli sono studiati per evitare un eccessivo consumo energetico durante il processo di pirolisi; questo ovviamente dipende anche dal livello di pulizia attivato e, quindi, dalla durata.
- Manutenzione garantita: una pulizia così profonda permette al tuo forno autopulente di mantenere intatte le sue condizioni e prestazioni e di continuare a lavorare senza intoppi, cottura dopo cottura.
- Sicurezza a tutto tondo: il sistema di blocco dello sportello impedisce a chiunque di aprire il forno durante la pirolisi, e non c’è alcun pericolo di surriscaldamento per mobili e oggetti che si trovano al di fuori del vano.
Sfatiamo un mito: la pirolisi va benissimo per le pulizie frequenti!
Alzi la mano chi ha sentito dire almeno una volta che l’autopulizia pirolitica viene utilizzata solo per le grandi pulizie periodiche, quelle che hanno bisogno di un lavoro intenso.
Bene, non è così. Questo processo può essere attivato per ogni tipologia di pulizia, anche quotidianamente. Si andrà ogni volta a scegliere un livello idoneo con il grado di sporcizia, senza esagerare se non ce n’è bisogno. Ma niente vieta di applicare la pirolisi come metodo di pulizia standard e abituale del proprio forno, anzi risulta ancora più efficace se effettuata di frequente!
Tenendo a mente tutto questo, potrai cucinare ogni piatto che vorrai senza preoccuparti più di pulizie tra fatica e sudore. I forni elettrici autopulenti sono perfetti per tutte le cucine!