Gangsta's Paradise: fare l'orto in un parcheggio

Martedì, Ron Finley è tornato dalla Svezia, dove era stato invitato per parlare di come il cavolo potrebbe essere la chiave per la salvezza. Giovedì doveva costruire il necessario per allestire una bancarella per vendere le pesche il sabato, e questo voleva dire fare il simpatico con la vicina il mercoledì, in modo che lei gli prestasse l'attrezzatura necessaria. È una vita dai ritmi frenetici, tanto che venerdì sbotta: "Ma senti, al diavolo tutto!" Urla a uno skateboarder con i dreadlock fermo davanti a casa sua che quello che sta facendo non ha senso.

Se chiedi a Ron se parla volentieri alla gente di quello che sta facendo, lui ti risponde che non va in giro a "predicare", per dirla alla sua maniera: "Le persone devono arrivarci da sole." Arrivare a cosa? Arrivare a capire che frutta e verdura fanno bene, tanto per cominciare. La strada davanti alla casa di Ron è in realtà proprietà comunale, ma ora è piena di banani e fichi; lì crescono anche limoni e pomodori, bietole e fiori di varie specie. Ha costruito due compostiere e una panchina fatta di tronchi d'albero, sostenuta da una mezzaluna fatta di rami intrecciati e ricoperti di piante rampicanti.

Mentre il sole picchia senza pietà sulle proprietà vicine, il giardino di Ron Finley è un piacevole riparo all'ombra brulicante di insetti e di vita. La temperatura è di alcuni gradi inferiore rispetto ai lotti vicini. "Non sto facendo crescere la verdura," dice Ron mentre prende una pesca, "questa è solo un'impressione. In realtà sto facendo crescere la speranza." Il progetto prende il nome da lui: il progetto Ron Finley, abbreviato RFP. Il motto di Ron è tanto semplice quanto criptico: "Se vuoi cambiare qualcosa, devi cambiare il terreno."

Una macchina accosta. Esce una donna che si chiama Ashleigh. Si occupa dei rapporti con la stampa per conto di Ron e organizza le presenze ai vari stand dove Ron fa vedere ai bambini come è fatto un pomodoro. Ashleigh ha una cicatrice di otto centimetri sul collo. Ah, questa? Me la sono fatta in prigione", dice con tono disinvolto quando le viene chiesto, "ma sono sopravvissuta." Poi cambia argomento: "Hai visto che belli i meloni sul retro?". Ron aggiunge: "Il giardinaggio è quanto di più terapeutico si possa immaginare, perché dà ai giovani autostima."

Il piano di Ron è quello di fare dell'orticoltura un'attività da gangster in tutto e per tutto, un'attività da fichi; quindi, a più lungo termine, non sarà solo la struttura sociale del quartiere a cambiare, ma molto di più. "Quello di cui sto parlando è dare lavoro alle persone, togliere i bambini dalla strada." Finley è convinto che la situazione microeconomica del suo quartiere cambierebbe radicalmente se le persone mangiassero in modo più sano; ci sarebbero altri tipi di negozi. “I fast-food non hanno nulla di sostenibile,” dice Ron.

Secondo Ron, lavorare la terra dà così tanta soddisfazione alle persone perché, alla fine, vi torneremo tutti: polvere alla polvere. Ma prima che ciò accada, è molto occupato a tenere d'occhio l'isolato; finora, la sua strada è l'unica ad essere stata riempita di piante. La città di Los Angeles da sola ha più di 77,000 chilometri quadrati di terra: è un'area circa quindici volte più grande di quella del Central Park di New York. Finley annuisce con l'aria di chi la sa lunga: “C'è abbastanza spazio per 725 milioni di piante di pomodoro”.