Il forno a microonde è diventato un elettrodomestico essenziale nella cucina moderna, grazie alla sua capacità unica di scaldare e cuocere il cibo in pochissimi minuti. Fin dagli anni ’80, periodo in cui ebbe un vero e proprio boom sul mercato, il microonde non ha smesso di essere un assistente indispensabile in cucina. Nel tempo, poi, la sua tecnologia si è evoluta, ampliando maggiormente la sua versatilità d’uso.
Scopri il processo tecnico che sta dietro al suo funzionamento e come utilizzarlo al meglio nel modo più sicuro.
Come funziona il microonde
L’elemento principale per il funzionamento del microonde è un componente chiamato magnetron, ossia, un tipo di valvola termoionica che genera onde elettromagnetiche ad alta frequenza (intorno ai 2,45 GHz). Tale energia va a sollecitare le molecole d’acqua presenti in tutti gli alimenti. Così, le molecole quando entrano in contatto con il campo elettromagnetico, vibrano molto rapidamente, producendo calore. Il processo di riscaldamento del cibo avviene dall’interno verso l’esterno; a differenza dei forni tradizionali, che, invece, scaldano tramite un processo diverso chiamato irraggiamento o convezione d’aria.
La scoperta di questo principio innovativo di riscaldamento e cottura del cibo avvenne nel 1945 in modo assolutamente casuale. Quando l’ingegnere Percy Spencer, che all’epoca stava lavorando per la messa a punto di un nuovo radar, si accorse che la barretta di cioccolato che teneva in tasca si era sciolta mentre stava vicino a un magnetron. Questo portò Spencer a fare diversi esperimenti, fra cui anche cuocere del popcorn prima di accertarsi della portata enorme della sua scoperta. Sapevi che il primo modello di microonde realizzato era alto quasi 2 metri e pesava circa 340 kg? Difficile immaginarlo in una cucina!
Da quel primo modello impossibile da vendere ne è stata fatta di strada, e oggi il microonde è l’elettrodomestico più scelto per scongelare, riscaldare, il cibo in modo rapido e uniforme. Uniformità data anche grazie alla tecnologia inverter che distribuisce uniformemente le onde elettromagnetiche, evitando che alcune parti del cibo si surriscaldino mentre altre rimangano fredde.
Le radiazioni elettromagnetiche del microonde: sono pericolose?
Ma queste onde elettromagnetiche, vera e propria energia chiamata “radioattiva”, è pericolosa? In realtà, le onde elettromagnetiche emesse dal microonde sono del tutto innocue poiché non ionizzanti. In altre parole, non hanno abbastanza energia per alterare la struttura chimica del cibo o danneggiare in alcun modo le cellule del corpo umano! Non a caso vengono chiamate “micro” onde. Dunque, l’uso di questo piccolo e versatile elettrodomestico è assolutamente sicuro, a patto che sia ben tenuto grazie a una corretta manutenzione e che il vetro dello sportello non sia danneggiato.
Come si usa il microonde
Una volta assicurato che utilizzare un microonde è sicuro, vediamo come effettivamente sfruttarlo nella pratica nel modo più corretto.
La maggior parte dei nuovi modelli di microonde presentano multi-funzioni e diverse impostazioni possibili. Tra quelle basilari troviamo il controllo della potenza e del tempo di cottura, che permettono di stabile l’intensità del riscaldamento e la sua durata.
In più, esistono diverse modalità di utilizzo che si adattano alle esigenze quotidiane in cucina. Fra le più comuni possiamo trovare la funzione di scongelamento, chiamata “defrost”, che consente di scongelare in modo uniforme e rapido i cibi surgelati, prima di cuocerli.
A parte lo scongelamento, è possibile usare il forno a microonde per riscaldare numerose pietanze e bevande: dagli avanzi della sera prima, alle tisane. Alcuni alimenti, poi, come verdure, patate o popcorn, possono anche essere cotti direttamente al microonde, risparmiando, in questo modo, tempo ed energia.
Per usare al meglio il microonde, è sconsigliato inserire il cibo scoperto, ma, piuttosto, premurarsi di coprirlo con coperchi adatti, o della pellicola specifica per microonde. Dopodiché, soprattutto, se l’obiettivo è riscaldare minestre e simili, ricordasi di mescolare il cibo appena trascorsa la metà del tempo di cottura impostata, per garantire un riscaldamento di tutte le parti.
A cosa serve il grill nel microonde
Il grill è una delle funzioni aggiuntive presente in molti modelli di microonde, che consente di ottenere una cottura più simile a quella dei forni tradizionali. Ossia, permette di sfruttare la rapidità delle onde elettromagnetiche con la doratura tipica del grill da forno, unendo, in questo modo, i vantaggi delle due tecnologie. Non a caso, esistono modelli chiamati forni a microonde combinati che permettono di avere in un unico apparecchio un forno tradizionale con la classica ventola, il grill e il forno a microonde.
Cosa non si può mettere nel microonde
Nonostante i grandi vantaggi di questo prezioso alleato in cucina, comunque, non proprio tutto può essere messo dentro il microonde.
Alcuni cibi e materiali possono reagire male all’emissione di calore provocata dalle onde elettromagnetiche, causando, così, possibili danni al microonde o, in alcuni casi, anche pericoli per la salute. Per andare sul sicuro, quindi, ricorda che puoi cuocere in tutta tranquillità quei cibi (solitamente sistemati in comode vaschette preconfezionate) pensati proprio per una cottura in microonde. Queste confezioni possono essere inserite all’interno dell’elettrodomestico, premurandosi solamente di aprire un angolo dell’involucro che le ricopre, per far uscire l’eventuale umidità e vapore di cottura.
Per il resto, invece, segui questa semplice lista di consigli su quali materiali e cibi non sono adatti a essere cotti o riscaldati al microonde.
• Metallo: Gli oggetti metallici che popolano tutte le cucine come posate, piatti con bordi dorati e altri utensili di questi tipo in acciaio, alluminio, rame e ghisa non vanno nel microonde, poiché possono riflettere le onde elettromagnetiche e causare scintille, o danneggiare il magnetron.
• Plastiche non adatte: Non tutte le plastiche (che di solito rivestono le confezioni dei cibi precotti) sono adatte al microonde. Alcune possono rilasciare sostanze chimiche nocive quando esposte al calore. Assicurati di leggere le etichette e di utilizzare contenitori in plastica certificati per l’uso al microonde.
• Vetro non temperato: Anche se la maggior parte dei contenitori di vetro da usare in cucina è sicura per l’uso nel microonde, alcune tipologie di vetro non temperato possono rompersi a causa del rapido aumento di temperatura. Quindi anche qui accertati prima di azionare l’elettrodomestico.
• Carta in alluminio e oggetti sigillati: Evita di inserire nel microonde carta in alluminio, vaschette di stagnola, contenitori di polistirolo, e in generale contenitori sigillati, che potrebbero fare esplodere il cibo sotto l’effetto del calore. Invece la carta da forno e la pellicola per alimenti (debitamente forata) possono essere usate.
• Uova crude: Continuando con le possibili piccole esplosioni evitabili, non pensare di cuocere uova intere. Il guscio potrebbe scoppiare a causa dell’accumulo di pressione all’interno. Lo stesso principio viene applicato, in generale a tutti i cibi con la buccia (ad esempio le patate, ricorda sempre di praticare dei fori con i rebbi di una forchetta per allentare la pressione).
• Liquidi surriscaldati: Quando riscaldi liquidi, fai attenzione a inserirli nell’elettrodomestico senza averli precedentemente surriscaldati. Assicurati che non vadano oltre il punto di ebollizione, potrebbero scoppiare all’improvviso se toccati o mossi.
• Chicchi d’uva: Le onde elettromagnetiche potrebbero rimbalzare tra gli acini, creando scintille che possono danneggiare l’apparecchio.
• Peperoncino: Se riscaldato, può rilasciare la capsaicina nell’aria, una sostanza che potrebbe irritare gli occhi una volta aperto lo sportello del microonde. Fai attenzione.
• Verdure a foglia verde: Verdure con alto gradi di umidità come biete o spinaci possono generare scintille e seccarsi se cotte direttamente crude nel microonde. È preferibile inserirle solo dopo una precottura.