Allevare un bue per la sua carne

Il cesto della biancheria effettivamente era troppo piccolo. Con quel bue abbiamo ottenuto 45 chili di carne, a testa (eravamo in otto). Eravamo azionisti molto particolari, con un capitale di investimento di 250 euro ciascuno. Abbiamo garantito all'allevatore che avremmo acquistato l'animale e, in cambio, lui ha accettato di allevarlo. Abbiamo diviso tutto in ottavi: ad ognuno di noi è spettato un ottavo della bistecca di filetto, naturalmente, ma anche un ottavo della coda, della guancia, del reale e della punta di petto, delle costole e persino delle ossa.

Perché l'ho fatto? È questione di rispetto. Penso che i supermercati non portino rispetto nei miei confronti quando cercano di vendere carne che sembra provenire da una sterile fabbrica di microelettronica piuttosto che da un mattatoio. Dov'è il sangue, la cartilagine e tutte le altre cose che collegano le parole "bistecca" e "animale"? 500g di carne trita per €1.50? Questo è scandaloso tanto quanto far finta che gli animali siano fatti solo di petto e controfiletto, salvo poi spedire tutto il resto in Africa e venderlo così a buon mercato che gli allevatori locali non possono competere.

Una volta che il mio cesto della biancheria un po' troppo pieno era stato finalmente caricato in macchina, con tutti i pezzi accuratamente riposti in sacchetti per congelare gli alimenti e le mie mani coperte di sangue, il mio primo pensiero fu: non so nemmeno da che parte iniziare. Il mio secondo pensiero fu: e ora che cosa ci faccio con tutta questa carne? E che taglio era esattamente la "pancia"? Non ne avevo né sentito parlare né lo avevo mangiato, figuriamoci se sapevo cucinarlo. Alla fine l'ho sia cucinato sia mangiato. In fondo un animale è come un album: tra i singoli di successo di solito si trova molta altra buona musica, se si è disposti ad ascoltarla.

Io e mia figlia andavamo spesso a trovare l'allevatore sul Mare del Nord. Abbiamo visto il bue, abbiamo persino parlato con lui, ma non gli abbiamo dato un nome. Non ho omesso di dire quale sarebbe stato il suo destino. È venuta con me al macello e mi ha aiutato a caricare tutta la carne in macchina. Nel mentre abbiamo parlato di cibo. E forse è per questo che non l'ho mai vista giocare con il cibo. O almeno questo è ciò che mi piace raccontarmi.

Diciamoci la verità: condividere e scambiare carne non è cosa né nuova né sovversiva. Quasi due milioni di anni fa, i nostri lontani antenati uscivano insieme a caccia di antilopi d'acqua; poi gli uomini di Neanderthal organizzarono battute di caccia ai mammut; molto più tardi, gli abitanti dei villaggi si riunivano per i giorni della macellazione. Ora sto andando di nuovo sulla costa del Mare del Nord con i miei amici. Forse mia figlia vuole venire con noi, magari vestita addirittura da vichinga. Se non altro adesso a casa abbiamo di nuovo una mannaia da macellaio.